Più grandi o più piccole? Più tecnologiche o più retro? Più ecologiche o più energivore?
Sono queste solo alcune delle tante domande che gli addetti al settore – e non solo – si pongono sulle case del futuro, ovvero sulle abitazioni che nei prossimi anni finiranno con il contraddistinguere in maniera sempre più chiara il mercato immobiliare residenziale. Ma è davvero possibile dare una risposta?
Come stanno cambiando le preferenze degli italiani
La prima cosa che è emersa negli ultimi mesi è un cambiamento delle preferenze degli italiani, in buona parte indotto dagli effetti del Covid-19. La pandemia, con i suoi lockdown e la tendenza allo smart working, ha influenzato gli italiani spingendoli a preferire appartamenti più ampi e con maggiori spazi esterni come terrazze, balconi o giardini.
Ciò premesso, è lecito immaginare che anche una volta che la crisi pandemica sarà alle spalle, tali preferenze tenderanno a consolidarsi, impattate altresì dalla permanenza delle abitudini dello smart working. Dunque, probabilmente, a cambiare sarà il concetto stesso di casa: non più un luogo dove trascorrere il solo tempo libero, ma un ambiente multifunzione a cui dedicare più ore, anche di lavoro.
L’attenzione al design e all’ecosostenibilità
Anche a parità di metri quadri, è lecito immaginare che quanto sopra finirà con l’influenzare le esigenze di redesign degli appartamenti, consentendo così agli italiani di ritagliarsi uno spazio utile per le attività lavorative domestiche. Dalle pareti mobili alle soluzioni più innovative di ottimizzazione degli spazi, il lavoro per gli architetti non mancherà di certo. A proposito di design, le nuove frontiere delle innovazioni eco-energetiche non mancheranno di farsi apprezzare nei progetti più esclusivi. Ci riferiamo in particolar modo ai nuovi rivestimenti che potrebbero mandare in pensione i vecchi pannelli solari, o ancora alle finestre in grado di catturare l’energia solare e immagazzinarla per il successivo uso.
L’obiettivo finale è, evidentemente, creare una condizione di autosufficienza energetica delle abitazioni, da raggiungersi anche mediante una “rete”: è infatti probabile che le case siano connesse a quelle di prossimità, potendo così cedere eventuali surplus energetici ai vicini di rete, o assorbire energia dall’esterno in caso di deficit.
Le smart home: mai così smart!
Un ulteriore tassello è poi legato all’evoluzione della smart home, un ambito che – complici gli hub di Amazon e Google – oggi è d’esperienza comune per tantissimi italiani, ma che nel corso dei prossimi anni finirà con il divenire sempre più rilevante. Tra le varie declinazioni che tenderanno a prevalere, rileviamo in particolar modo quelle della sicurezza e della salute. Nel primo caso ci riferiamo a tutti i nuovi sistemi anti-effrazione e di riconoscimento dei proprietari e dei soggetti autorizzati. Nel secondo caso la nostra attenzione si rivolge invece alla stanza dell’appartamento che, probabilmente, subirà i cambiamenti maggiori, il bagno: dagli specchi in grado di riconoscere il nostro stato di salute alle bilance che possono effettuare un immediato check-up delle nostre condizioni, gli ausili che avremo a disposizione per cercare di stare meglio non dovrebbero certo mancare…