Mutui Casa I Bassi Tassi Spingono In Alto Le Surroghe

L’IRS sui minimi storici da fine 2019 e il contenimento degli spread bancari sembrano aver generato nuove pressioni al ribasso da parte dei tassi sui mutui casa e, di conseguenza, un nuovo rinvigorimento della forza relativa esercitata dalle surroghe. Così, almeno, pare prefigurare il nuovo dossier condotto da CRIF nella sua trimestrale Bussola Mutui, che sottolinea come l’effetto sia diventato particolarmente evidente soprattutto in relazione al canale online. 

Più di 6 mutui su 10 sono surroghe 

A dimostrazione di ciò, sia sufficiente dare uno sguardo al dato più emblematico del report, relativo al peso delle surroghe sul totale dei mutui erogati nel secondo quarto dell’anno: la quota delle concessioni per surroga passa infatti dal 60% della fine dello scorso anno al 66% della metà del 2020, accelerando ulteriormente dopo un 2019 che sembrava invece essersi caratterizzato per un graduale indebolimento dei finanziamenti per sostituzione, e un ritorno in auge dei mutui per acquisto casa. 

È evidente come il forte ritorno di interesse per la domanda di mutui con finalità surroga stia permettendo di generare un complessivo un impatto positivo sul totale delle nuove erogazioni, nonostante il calo (in doppia cifra) delle compravendite residenziali in epoca Covid-19. Insomma, un po’ come avvenuto qualche anno fa, è lecito affermare che anche nel 2020 il treno dei mutui è trascinato dalla “locomotiva” delle surroghe. 

Conviene stipulare un mutuo oggi?

Ma è realmente conveniente stipulare un mutuo oggi, sia per finalità di surroga che per finalità di acquisto casa? Fermo restando che una risposta non può che essere formulata sulla base delle valutazioni effettuabili caso per caso, ciò che è certamente asseribile è che il livello dei migliori spread per l’offerta di mutui a tasso fisso e tasso variabile è evidentemente molto concorrenziale, considerato che siamo su soglie inferiori rispetto a quelle di un anno fa, e ben paragonabili rispetto ai minimi storici assoluti.
Stando alla Bussola Mutui CRIF, ad esempio, per una operazione di mutuo di 140.000 euro, durata 20 anni, su un immobile valutato 220.000 euro, i migliori spread per i mutui a tasso di interesse variabile sono pari a circa lo 0,8% nel corso del secondo trimestre 2020, mentre i migliori spread per i mutui a tasso di interesse fisso sono oggi pari allo 0,3%, in lieve incremento rispetto allo 0,2% del primo trimestre 2020. 

Rimane la larga preferenza per il tasso fisso 

Per quanto infine concerne la preferenza della domanda degli italiani verso la forma tecnica di tasso, prevale con grande facilità il tasso fisso, che in relazione all’analisi effettuata sul canale online – assunto come “cartina tornasole” da CRIF – raccoglie addirittura il 90% del totale delle scelte. Una chiara conferma della volontà delle famiglie italiane di bloccare la rata del proprio mutuo per l’intero periodo di ammortamento, approfittando così della presenza di tassi di interesse fissi a livelli prossimi ai minimi storici di sempre, e ponendosi così al riparo dai presumibili rincari dei tassi di mercato, da verificarsi con presumibile gradualità nel corso dei prossimi anni.

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