Con il proprio ultimo aggiornamento, diffuso pochi giorni fa, l’Agenzia delle Entrate – Osservatorio del Mercato Immobiliare ha condiviso alcuni rilevanti dati statistici sull’andamento del mercato vicentino nel 2019.
Informazioni che – in buona sostanza – risultano essere in parte “superate” dagli eventi COVID-19, ma che possono comunque essere commentati con positività, confermando il buono stato di salute dell’immobiliare di Vicenza e provincia lo scorso anno, e la possibilità che da tale base di riferimento possa partire un nuovo rilancio.
I criteri statistici
Prima di valutare in che modo siano cambiate compravendite e valori immobiliari nel corso del 2019, giova compiere una piccola premessa metodologica, rammentando come anche nel suo ultimo aggiornamento l’OMI abbia suddiviso la provincia in 15 macroaree tendenzialmente omogenee per caratteristiche socio economiche e morfologiche, e dunque adatte ad un’analisi più coerente:
1. Aeroporto
2. Alto Vicentino
3. Altopiano di Asiago
4. Bassano del Grappa
5. Basso Vicentino
6. Costo
7. Laverda
8. Pianura Est
9. Pianura Ovest
10. Pianura Sud-Ovest
11. Val di Chiampo
12. Valdagno
13. Valli del Pasubio
14. Valsugana
15. Vicenza Capoluogo
Le compravendite
Archiviato quanto in premessa, notiamo come il 2019 si sia chiuso con un incremento delle compravendite (in termini di transazioni notarili) pari al + 10,8% per l’intera provincia (9.330 operazioni), e con un aumento del 20,0% per il solo capoluogo vicentino (1.606 operazioni). Tutte le singole macroaree riportate nel precedente paragrafo hanno chiuso il periodo con un segno positivo, con le sole eccezioni dell’area Pianura Sud-Ovest (- 7,8%) e della Valsugana (- 24,4%, ma su basi assolute piuttosto contenute, pari a 74 operazioni, e dunque in grado di mostrare con maggiore facilità delle oscillazioni di maggiore ampiezza).
Per quanto attiene le zone più dinamiche sotto tale profilo statistico, l’Alto Vicentino (1.371 operazioni) e Bassano del Grappa (1.186 operazioni) sono state le macroaree con le maggiori transazioni, eccezion fatta per Vicenza. Le quotazioni Anche sul fronte delle quotazioni immobiliari il 2019 ha portato in dote una positiva attenuazione della contrazione dei prezzi, soprattutto per quanto concerne il dato dell’intera provincia (- 0,8% a 1.356 euro al metro quadro), dove 5 macroaree hanno chiuso l’anno con valori medi stabili (Aeroporto) o in crescita dallo 0,1% (Laverda) allo 0,8% (Alto Vicentino).
Per quanto concerne invece il capoluogo, Vicenza ha chiuso l’anno con una flessione delle quotazioni medie pari a – 1,9% a 1.661 euro al metro quadro. All’interno del territorio comunale, le zone ritenute più prestigiose secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate sono la zona C2 (ZONA RESIDENZIALE DI PREGIO: MONTE BERICO), con quotazione media di 2.125 euro al metro quadro, e le zone B1 (NUCLEO CENTRALE STORICO) e B2 (RESIDENZIALE ECCENTRICA, CONTORNO NORD DEL CENTRO STORICO) con valori rispettivamente pari a 2.035 euro al metro quadro e 2.003 euro al metro quadro. Di contro, le quotazioni più contenute si trovano nei territori agricoli, e soprattutto in quelli a Nord (tra S.S. del Pasubio e S.S. Postumia), Ovest e Sud-Est, con valori che non superano i 1.400 euro al metro quadro, e nell’area D1 (SVILUPPO EDILIZIO LUNGO ASSE VIARIO DELLA RIVIERA BERICA), con valori di 1.288 euro al metro quadro.