Il blog immobiliare di Dario Zuccon

Mutui Casa. Il rialzo dei tassi spinge i finanziamenti variabili

Mutui casa
Mutui casa

Gli ultimi dati evidenziati dalla Bussola Mutui CRIF sul secondo trimestre 2022 hanno sottolineato quali siano i riflessi dei forti rialzi dei parametri di riferimento dei tassi sui mutui casa. 

In particolare, con gli indici IRS e Euribor sui livelli di 8 anni fa, le famiglie italiane sembrano essersi orientate in misura crescente verso i mutui a tasso variabile che, negli ultimi anni, non erano stati in grado di assorbire una quota di mercato in doppia cifra. 

Il ritorno dei mutui a tasso variabile Dalle rilevazioni effettuate da CRIF emerge come il mutuo a tasso variabile abbia recuperato rapidamente terreno nelle preferenze degli italiani, tanto da essere salito a rappresentare il 18% del totale delle preferenze, a cui aggiungere un ulteriore 7% del mutuo a tasso variabile con cap. Ne consegue che il mutuo a tasso fisso, pur rappresentando ancora la maggioranza assoluta delle richieste, è sceso ora a tre quarti del totale del mercato. 

Sebbene apparentemente anomalo in un contesto di tassi crescenti, la positiva attrattività dei mutui a tasso variabile sembra essere giustificabile dal fatto che gli italiani stanno scommettendo su una crescita graduale degli indici di riferimento, tale da non scongiurare la maggiore convenienza del variabile sul fisso nel breve termine. Inoltre, prevale la considerazione che – in caso di forti accelerazioni dell’Euribor – si possa pur sempre ricorrere alla surroga verso il tasso fisso. 

Cala la quota di mutui under 36 Contestualmente al calo della quota di mutui a tasso fisso, si registra anche la flessione della quota di mutui agli under 36. Anche in questo caso non è certo difficile comprendere il perché: con la sospensione, probabilmente definitiva, del Fondo di garanzia Consap sui mutui prima casa destinati ai più giovani, è lecito immaginare che gli under 36 che rincorreranno il desiderio di ottenere un finanziamento immobiliare saranno molti di meno rispetto a quelli che nel recente passato hanno contribuito a trainare il mercato creditizio. 

L’incremento dei parametri di riferimento ha d’altronde reso poco conveniente l’offerta di condizioni fortemente scontate da parte delle banche. Dunque, difficilmente nei prossimi mesi si assisterà a un ritorno di tale iniziativa agevolativa e, di conseguenza, della ripresa della quota degli under 36 nel settore dei mutui casa. 

L’andamento di compravendite e prezzi Nel corso del primo trimestre 2022 le compravendite residenziali sono cresciute del 12% rispetto al primo trimestre 2021, confermando così la centralità del progetto casa nei desideri abitativi delle famiglie italiane. Per quanto invece riguarda i prezzi, i valori degli immobili usati sono cresciuti nello stesso periodo del 5,8%, contro un incremento dell’8,3% per gli immobili nuovi. A livello consolidato, nel primo quarto 2022 il prezzo al mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario ha registrato un aumento del 5,9%.

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